Peccati di Canapa: quando la vita è una combinazione di pasta e magia

Dal profondo Sud Italia arriva Peccati di Canapa, un marchio giovane ed in continua sperimentazione legato al fantastico mondo del cibo.

 

Una pasta sana, buona ed altamente digeribile, grazie al sapiente assemblaggio delle materie prime utilizzate:

  • 10% di farina ottenuta da semi di Canapa
  • 90% di farina integrale di grano antico Senatore Cappelli (macinato a pietra).

 

Nei semi di canapa si trova una frazione oleosa – 35% – di ottima qualità, costituita da una miscela di grassi polinsaturi, omega 3 e omega 6, in proporzioni ottimali e fondamentali per il corretto funzionamento del metabolismo.

 

La vita è una combinazione di pasta e magia.
Federico Fellini

 

Formati della pasta di canapa

 

Un prodotto certificato biologico. Disponibile in quattro formati: calamarata, tagliatelle, paccheri e tagliolini.

 

 

 

Il nome calamarata deriva dalla somiglianza che questo formato di pasta ha con gli anelli di calamari con i quali spesso viene abbinata in un tipico piatto napoletano.

Ottima con il ragù di pesce o con un sugo di crostacei e molluschi.

 

 

 

Nel 1931 l’umorista Augusto Majani interviene “sull’affare tagliatelle” per valorizzarne le nobili origini bolognesi.

Secondo lui nel 1487 Mastro Zefirano preparò, in occasione del matrimonio di Lucrezia Borgia, questo speciale formato di pasta ispirandosi ai capelli, lunghi e biondi, della nobildonna.

 

 

I paccheri sono un tipo di pasta tradizionale napoletana, sono molto simili ai rigatoni o alle mezze maniche ma tendenzialmente più grandi. Erano considerati la pasta dei poveri perché essendo molto grandi ne bastavano pochi per riempire il piatto.

Il termine si rifà alla “pacca” ovvero allo schiaffo dato a mano aperta. Si dice, inoltre, che questo formato di pasta, abbinato ad un sugo liquido, fa sì che quando viene versato nel piatto emetta un particolare suono che assomiglia appunto ad uno schiaffo.

 

 

 

Tagliolini: di origine Marchigiana o Piemontese? Sono un formato di pasta presente in maniera predominante in ambedue le regioni.

Nelle campagne marchigiane veniva considerato un piatto di buon auspicio e per questo era servito alle donne che avevano recentemente partorito.

Anche Peccati di Canapa non ha resistito al fascino di questo formato, ottimo con un sugo a base di carne oppure in bianco con un buon tartufo di Alba ma non da sottovalutare in un abbinamento con il pesce.

 

Tutto ciò che viene dalla mia cucina è cresciuto nel cuore.
Paul Eluard

 

La pasta per noi italiani è sinonimo di molte cose… Cose belle!
È famiglia, è tradizione, è cultura, è il cavallo di battaglia della dieta mediterranea e come la si mangia nel Bel Paese in nessun altro posto mai.

Lo sapevate che anticamente la pasta veniva lavorata con i piedi? La convinzione, che accompagnava questa bislacca pratica, era quella di ottenere un impasto di qualità sopraffina. Nella Napoli del Settecento e dei primi dell’Ottocento gli operai addetti alla produzione di pasta lavoravano l’impasto camminandoci sopra. La pratica, per ovvi motivi igienici, fu soppressa nel 1833 da re Ferdinando II di Borbone.

 

 

 

I fondatori del progetto

 

Alessio Rizzo, lupo di mare, inguaribile ottimista innamorato della vita.
Il suo motto?
Tipicamente calabro, anche se nelle sue vene scorre per metà sangue milanese:
Dammi tempu ca ti perciu.
Il suo piatto preferito?
Pasta al nero di seppia.

Lo spirito più razionale e pragmatico del progetto Peccati di Canapa è Massimo Ceccacci.
Il mare? Una costante di vita per lui tanto che il suo motto, quasi un mantra, non poteva che contenere l’elemento talassico:
Non vogliamo andare in paradiso se da lì non si vede il mare.
Il suo piatto preferito?
Ma che domande… Peccati di Canapa nel cuore, infatti Massimo ama il formato tagliatelle con vongole e cime di rapa.

 

La loro vision? Puoi salvare il mondo ogni volta che ti siedi a tavola per mangiare.
Il cibo è un bisogno fisiologico. Ma un bisogno può essere soddisfatto in maniera etica, in maniera sana. Fare delle scelte sostenibili per il nostro pianeta non è difficile, tanto meno impossibile. Trasformiamo una necessità (quella di nutrirci) in una scelta ponderata, sensata e soddisfacente anche per noi stessi. Vivere in un mondo in cui si può respirare aria più pulita, nel quale l’ecosistema non è attentato ogni giorno dalle scelte massificate del vivere è un diritto, consegnare un mondo più green a chi verrà dopo di noi è invece un dovere.

 

 

 

 

Ricetta con la pasta di canapa

 

Abbiamo chiesto a Massimo e Alessio di consigliare ai nostri lettori una ricetta adatta per la pasta alla canapa. Eccola!

 

Per un mezzogiorno di fuoco ci siamo ispirati ad un accostamento internauta.
Le tagliatelle Peccati di Canapa vestite d’estate!
Zucchine, speck, menta e pecorino romano.
La nostra pasta presenta il giusto equilibrio tra la tradizione, la garanzia di un brand (come quello di Senatore Cappelli) e l’innovazione calabra dell’utilizzo della canapa alimentare.
W la pasta!

 

 

Curiosi di assaggiare la loro pasta?
La trovate qui.

Mandateci le fotografie delle vostre ricette con Peccati di Canapa e le ricondivideremo sui nostri social.

 

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