Il cannabidiolo (CBD), tra i principali cannabinoidi non psicotropi derivati dalla cannabis, emerge sempre più come promettente principio attivo nella ricerca contro il cancro.
Se, infatti, il CBD si è fatto strada nel trattamento del dolore cronico, tipico di molte condizioni come tumori, fibromialgia e dolore neuropatico, distinguendosi come valida alternativa sicura agli oppiodi e ad altri analgesici, il suo ruolo in oncologia sembra non limitarsi al controllo del dolore.
Infatti, sempre più dati, seppur ancora con le dovute cautele, suggeriscono risultati positivi anche per l’uso del CBD come vero e proprio trattamento per il cancro.
Quali sono gli effetti benefici del CBD nel trattamento dei tumori?
Gli effetti benefici del CBD, ad oggi noti, nel trattamento del cancro sono stati studiati per lo più in vitro, su colture cellulari, e in modelli animali. Le azioni svolte dal CBD sui tumori coinvolgono diversi e complessi meccanismi molecolari che permettono di inibire alcune proprietà delle cellule cancerose. Ad esempio, è stato dimostrato che il CBD permette il blocco della proliferazione delle cellule tumorali, causando la loro morte, e favorisce la soppressione delle capacità invasive e metastatiche del tumore. Inoltre, permette di migliorare l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici, di ridurre gli effetti avversi della chemioterapia (come nausea e vomito) e, come detto, fornisce sollievo dal dolore correlato al tumore.
Come agisce il CBD sui tumori?
Tutti gli effetti benefici elencati sono possibili perché il CBD si lega a specifici recettori, sia a livello del sistemo nervoso, dove agisce regolando il dolore, sia in altri distretti del corpo, dove è in grado di regolare il sistema immunitario e la produzione di messaggeri cellulari (detti citochine e fattori di crescita), impedendo alle cellule tumorali di crescere e invadere i tessuti circostanti. Alcuni tipi di recettori a cui si lega il CBD, inoltre, sono correlati con varie funzioni biologiche, tra cui la regolazione dell’appetito e il peso corporeo, che possono giocare un ruolo fondamentale durante la chemioterapia o altre terapie attualmente in uso contro il cancro.
Infine, il CBD, legandosi a specifici recettori cerebrali, può calmare l’ansia e agire come antidepressivo, svolgendo un ruolo benefico anche a livello psicologico nelle persone malate di cancro.
In particolare, un recente studio ha sintetizzato i risultati degli studi pubblicati negli ultimi anni sugli effetti del CBD sul cancro, prendendo in considerazione, in particolare, i quattro tipi di tumore più diffusi a livello globale: polmone, mammella, prostata, e colon-retto.
Negli studi condotti su questi tipi di tumore, sia su modelli animali che in vitro, sono state confermate le proprietà del CBD, che sembra in grado di indurre la morte cellulare nelle cellule tumorali, oltre a inibirne le capacità metastatiche. Inoltre, il CBD ha permesso di adiuvare e migliorare l’azione di alcuni farmaci chemioterapici, agendo in sinergia con le terapie tradizionali.
Quali saranno gli sviluppi futuri?
In futuro, saranno necessari ulteriori sforzi nella ricerca per ottenere conoscenze più approfondite sull’impatto del CBD sul cancro.
Nel complesso, però, gli studi condotti fino ad ora hanno mostrato che il CBD può offrire risultati positivi nel trattamento dei tumori, che sarà quindi interessante approfondire anche in studi clinici sull’uomo.
Fonti
- Heider CG, Itenberg SA, Rao J, Ma H, Wu X. Mechanisms of Cannabidiol (CBD) in Cancer Treatment: A Review. Biology (Basel). 2022 May 26;11(6):817.
- Porter B, Marie BS, Milavetz G, Herr K. Cannabidiol (CBD) Use by Older Adults for Acute and Chronic Pain. J Gerontol Nurs. 2021 Jul;47(7):6-15. doi: 10.3928/00989134-20210610-02.
* Ti ricordiamo che le informazioni riportate in questo articolo hanno un fine illustrativo, sono tratte da fonti esterne e non costituiscono in alcun modo un consiglio medico. Quindi prima di utilizzare prodotti a base di THC o CBD ti consigliamo di rivolgerti a un professionista.
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