Cannabis Terapeutica: a che punto siamo in Italia?

Sono passati quasi 15 anni dall’introduzione della cannabis terapeutica in Italia con la legge del 21 Febbraio 2006.

Per molti pazienti le terapie sono spesso una chimera e non riescono ad avere quei farmaci e quelle quantità che potrebbero alleviare dolore e contrastare i sintomi delle loro malattie.

Capiamo cosa la legge disciplina e quali problemi sono sorti su questa tematica di così scottante attualità.

Cannabis Terapeutica in Italia

In Italia sono disponibili due sostanze di origine vegetale a base di cannabis ad uso medico denominate Cannabis FM1 e Cannabis FM2. 

Sono prodotte dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze e distribuite alle farmacie sotto prescrizione medica.

Per l’acquisto delle sostanze attive Cannabis FM1 e Cannabis FM2 dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze le farmacie devono utilizzare il Buono acquisto.

cannabis terapeutica

Il Buono acquisto è annuale, serve per disciplinare gli acquisti di Cannabis Terapeutica. 

Il prezzo di vendita, stabilito sulla base del costo stimato di produzione, è di euro 6,88 al grammo, al netto di IVA.

Le quote di produzione di Cannabis Terapeutica dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze tengono conto del consumo degli ultimi due anni e del suo incremento annuale. 

Il quantitativo necessario alla continuità terapeutica può tuttavia essere integrato con l’importazione.

Cannabis Terapeutica: Problemi

Secondo Agenzia Italia, nel 2021 il fabbisogno di cannabis terapeutica a uso medico è stato di 1.400 chili a fronte della produzione di 300 chili dell’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze.

Notiamo subito una sproporzione tra domanda ed offerta: la cannabis terapeutica dunque, in Italia, è un bene limitato e scarso e la produzione non soddisfa la domanda. 

cannabis terapeutica

Il problema dell’approvvigionamento della cannabis terapeutica si riscontra fin dall’inizio: la produzione affidata allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, malgrado l’autorizzazione di produrre fino a 400-500 chilogrammi all’anno, non ha mai superato la capacità di circa 150 chili/anno. 

Pertanto alla produzione interna è stata affiancata un’importazione dall’Olanda che raggiunge circa 900 chilogrammi all’anno.

L’attuale fabbisogno italiano di Cannabis Terapeutica è stimato dall’Oms in 3 tonnellate all’anno quindi la differenza tra domanda e quantità è ancora difficile da risolvere. 

Cannabis Terapeutica: il disagio per i pazienti

È dura la vita in Italia nel 2022 per chi decide di alleviare i propri dolori con la Cannabis Terapeutica. 

Oltre la lunga lista d’attesa per avere il preparato nelle proprie mani sorge anche il disagio psicologico del paziente che non si sente di essere preso in considerazione dall’efficienza normativa statale. 

Molte farmacie inoltre, visti i tempi biblici di recapito del materiale e la limitatezza del prodotto, spesso decidono di evitare di offrire il servizio. 

Inoltre sul Paziente ricade, oltre al problema della dispensazione della Cannabis Terapeutica, anche il suo rimborso che è totalmente in mano ad ogni singola Regione. 

Ci sono Regioni in cui non viene rimborsata e altre in cui è dispensata solo dall’ospedale, creando grande disagio per i pazienti. 

Ci sono alcuni esempi virtuosi, come Emilia Romagna, Toscana e Lombardia, ma manca comunque un piano nazionale ed una visione forte e d’insieme per far si che una persona, nel 2022 in Italia, possa decidere di alleviare i suoi dolori tramite l’uso della Cannabis Terapeutica.

 

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