Il Ministro della Salute Karl Lauterbach e il Ministro Federale dell’Alimentazione e dell’Agricoltura Cem Özdemir hanno presentato, durante una conferenza stampa, il nuovo piano per legalizzare la cannabis in Germania.
Il Partito Socialdemocratico di Germania (SPD), lo scorso 30 marzo, aveva infatti dichiarato a Der Spiegel che: «Una legalizzazione completa non è fattibile a breve termine per ragioni di diritto europeo ed è necessario rivedere la precedente proposta di regolamentazione».
Lauterbach: «La precedente politica sulla cannabis ha fallito. Ora dobbiamo percorrere nuove strade. Il nuovo piano vuole combattere il mercato nero e limitare la criminalità legata alle droghe».
Özdemir: «La cannabis è una realtà sociale e decenni di politiche proibizioniste hanno causato soprattutto problemi».
Cosa prevede dunque il nuovo piano per legalizzare la Cannabis in Germania?
La proposta tedesca deve adeguarsi maggiormente alla normativa dell’Unione Europea: infatti un piano di vendite non sarebbe conforme alle normative dell’Unione Europea!
Lo scorso ottobre, Berlino aveva proposto di consentire la vendita di cannabis in tutto il Paese in rivendite autorizzate.
Secondo la prima bozza di proposta infatti i maggiorenni (over 18) avrebbero potuto detenere dai 20 ai 30 grammi di prodotto, acquistabili nei negozi autorizzati alla vendita e nelle farmacie, con l’aggiuntiva possibilità di poter coltivare tre piante di cannabis per uso personale.
Le modifiche della proposta di legge devono quindi tenere in considerazione il diritto europeo, per non incorrere in blocchi legislativi. Il modello dei social club, ispirato alla Spagna, resta invece accettabile, anche se non è uno schema che rientra perfettamente nella legalità e per cui ci sono vuoti legislativi a partire dalla normativa nazionale spagnola.
La Germania potrebbe andare incontro a sanzioni economiche nel caso uscisse dai regolamenti dell’Unione Europea: il problema non è solo il trattato di Shengen, ma anche la decisione quadro 757/2004/GAI che chiede di sanzionare qualsiasi azione deliberata relativa al traffico di droga. Mentre a livello internazionale il problema è la Convezione Internazionale del 1961 decisa, al tempo, dalle Nazioni Unite.
Il nuovo disegno di legge, presentato nella conferenza stampa, ridimensiona il quadro di legalizzazione annunciato inizialmente dal governo e, invece di un mercato controllato della cannabis in tutto il Paese (considerato almeno per ora non attuabile) stabilisce:
- un possesso per gli adulti fino a 25 grammi di infiorescenze,
- la coltivazione di tre piante per uso personale,
- l’apertura di cannabis club senza scopo di lucro per un massimo di 500 membri, nei quali si coltiverà la cannabis per il consumo personale degli affiliati e dai quali gli adulti con età superiore ai 21 anni potranno acquistare fino a 50 grammi al mese (limite che scende a 30 grammi per le persone tra i 18 e i 21 anni),
- un limite per le percentuali di THC ancora da specificare,
- il divieto di pubblicità per la cannabis in generale.
Il piano dovrebbe autorizzare anche l’apertura di dispensari in alcune città in diversi stati federali della Germania che per cinque anni vadano a studiare l’impatto dei negozi sulle tendenze di consumo e sul mercato illecito. In una seconda fase infatti i funzionari tedeschi prevedono di istituire progetti di test regionali per vendere cannabis attraverso “filiere commerciali”.
Le condanne per attività rese legali potrebbero essere, su richiesta, cancellate dal registro centrale federale e i casi in corso andrebbero archiviati. Invece i minori sorpresi in possesso di cannabis dovranno partecipare a programmi di intervento e prevenzione obbligatori.
L’importazione di semi di cannabis da altri Paesi per avviare le coltivazioni nei club è in fase di esame, il nuovo quadro normativo sottolinea che sarà vietato importare o esportare cannabis a scopo ricreativo.
Özdemir si è detto ottimista sul fatto che in Germania il consumo di cannabis possa diventare legale già quest’anno.
La legge UE, ha sottolineato Özdemir, «ci pone dei limiti che dobbiamo rispettare, ma stiamo facendo pressioni per rendere le leggi internazionali pertinenti più flessibili e sviluppate». Il parere espresso da Bruxelles, ha dichiarato Lauterbach, «da una parte forse ci ha deluso, ma ci ha dato anche l’opportunità di porre le basi per una politica europea condivisa sulla cannabis attraverso uno studio ben condotto».
L’obiettivo principale dell’iniziativa legislativa, secondo il governo tedesco, rimane sempre quello di contrastare il mercato illegale della cannabis.
Resta dunque un’unica barriera da superare! La normativa europea: se la CE dovesse esprimersi negativamente perché il nuovo progetto non risulta conforme alla legislazione, la Germania non potrebbe emanare una legge nazionale.
Tu cosa pensi al riguardo? Raccontacelo qui…
Cover Foto di Richard R. Schünemann su Unsplash