Il CBD potrebbe essere efficace per il trattamento dei sintomi da Covid-19, in unione, ovviamente, ad altri farmaci. A rivelarlo ormai sono due studi, uno Americano ed uno Coreano, condotti da gruppi di ricercatori e pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche del settore come l’International Journal of Biologicacl Macromolecules e Science Advance.
Questi studi, donano nuova linfa vitale a tutto il settore del Cbd, e rivestono sempre di maggiore autorevolezza questo prodotto così tanto osannato ma purtroppo ancora oggi mistificato dalla società e dai legislatori.
Lo Studio Coreano
L’obiettivo del team di ricerca era quello di stabilire le potenzialità antivirali dei cannabinoidi, contro il nuovo coronavirus Sars-Covid-2. Sono stati esaminati 32 cannabinoidi: tra questi, solo 5 di questi sono stati sottoposti a ulteriori test antivirali in vitro, per capirne le capacità di inibizione di Sars-CoV-2.
Dallo studio è emerso che il CBD “ha mostrato una potente attività antivirale contro SARS-CoV-2″.
Il meccanismo che potrebbe renderlo efficace, contro il nuovo coronavirus, sembra poter agire addirittura in due direzioni: da un lato, i cannabinoidi bloccherebbero la procedure di trasmissione virale, inibendo l’ enzima SARS-CoV-2 M pro; mentre dall’altra, andrebbero a ridurre i livelli di citochine infiammatorie, agendo quindi sul recettore del sistema endocannabinoide CB2.
Quindi, come sostengono gli esperti, il Cbd potrebbe avere una doppia funzione sia antivirale sia di riduzione dei sintomi contro il Covid-19. Il Team Coreano, in conclusione, delibera quindi la possibilità di usare i due cannabinoidi per trattare i pazienti affetti da Covid-19, in combinazione con altre molecole di farmaci.
Lo Studio Americano
Un’ altro studio condotto invece dalle Università di Chicago e di Louisville, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science Advances, sostiene che Il cannabidiolo,Cbd, sarebbe un potente bloccante della replicazione di SARS-CoV-2 nelle cellule umane.
Inoltre, sembrerebbe, sempre da questo studio, che l’olio di CBD possa addirittura anche limitare l’infezione da COVID-19.
Il team di ricerca, che ha lavorato allo studio, ha sondato più di mille pazienti che assumevano liberamente CBD per via orale, rilevando test Covid positivi a tassi inferiori rispetto ai gruppi di controllo che non assumevano CBD.
«I nostri risultati suggeriscono che il CBD e il suo metabolita 7-OH-CBD possono bloccare l’infezione da SARS-CoV-2 nelle fasi iniziali e anche successive dell’infezione», afferma lo studio americano.
L’importanza di questo studio ribadisce che « il CBD ha il potenziale per prevenire le infezioni» e potrebbe sempre di più essere usato, in aggiunta ad altri farmaci come antivirale naturale.
Conclusioni
Sempre più studi scientifici testimoniano le proprietà benefiche di questa importante sostanza, sempre più persone decidono di aiutarsi con il Cbd per aumentare il loro sollievo nella terapia del dolore; è arrivato il momento che la comunità internazionale scientifica dia al Cbd il posto che si merita nella medicina.
Chiediamo anche leggi più razionali ed effettive che vadano a creare ordine nella legislazione di questa sostanza innocenteche ha tante proprietà benefiche per l’uomo.