Devo essere flessibile per fare Yoga?

Molto spesso prima di iniziare un percorso di yoga, mi viene detto: «Ma io non sono abbastanza flessibile, non so se sono brav* a fare yoga!» Oppure: «Non riuscirò mai a mettere il piede dietro la testa come fa quell* che ho visto su Instagram!»

Ecco cominciamo subito con il dire che la maggior parte dei profili dove vediamo posizioni complicatissime, sono di ex ballerini o ex circensi, con una preparazione alle spalle di anni e anni di danza, ginnastica e lavoro sul corpo.

E cosa più importante: non bisogna essere “brav*” per fare yoga, perché lo yoga non è una competizione con gli altri o men che meno con se stess*, ma è una scoperta costante che ti dimostrerà che puoi fare molte più cose di quelle che credevi.

Per iniziare un percorso di yoga non è assolutamente richiesta la flessibilità, è richiesta invece la voglia di conoscerti, di ascoltare la tua voce interna, di focalizzarti su ciò che accade nel momento presente e di accettare e rispettare il tuo corpo compresi i tuoi limiti.

Non riesci a toccarti le punte dei piedi? Poco male, intanto goditi la pratica senza dare troppa importanza ai risultati (che arriveranno te lo assicuro)!

Per esempio in Uttanasana, il piegamento in avanti stando in piedi, se  non riesci a toccare le punte dei tuoi piedi (tenendo le gambe dritte), inizia con il piegare le ginocchia. Non avere fretta di raggiungere la perfezione in un’asana, ma osserva i cambiamenti che arriveranno tentativo dopo tentativo, giorno dopo giorno.

 

 

«Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo» dice il maestro Lao Tzu. Non preoccuparti quindi se all’inizio avrai bisogno di piegare un po’ le ginocchia oppure se utilizzerai uno o più mattoncini o la cintura yoga per entrare in una posizione. Se vissuta nella maniera corretta, la pratica dello yoga ti darà la possibilità di scoprire quanto sia più interessante il viaggio che si intraprende per arrivare al raggiungimento di una posizione, rispetto ad un ideale di meta finale.

Capita a tutti, a volte, che davanti alle difficoltà gettiamo subito la spugna, abituati ad una continua ricerca di perfezione e all’ottenimento del tutto e subito. Prova invece a volerti bene, a rassicurare te stess* e le tue resistenze che sono spesso frutto di paure ed esperienze emotive. Impara a respirare nella posizione, ad ascoltare il corpo e ad accettare i tuoi limiti iniziali. Con una pratica costante e gentile, riuscirai piano piano a rimuoverli e ricorda che è sempre l’intenzione che cambia la profondità ed il raggiungimento di un’asana e non la fretta.

Imparare ad accettare le difficoltà e le resistenze iniziali, è un grande insegnamento che lo yoga ci dona e posso assicurati che con la pratica non sarà solo il corpo a cambiare, diventando anche più flessibile, ma sarai tu nel tuo modo di pensare, muoverti, respirare e vivere.

 

 

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