Cannaland è la prima comunità, al mondo, dedicata alla Cannabis: qui gli appassionati e i curiosi della Cannabis si possono incontrare e confrontarsi in un’unica piattaforma. Un meta-mercato globale che sta sperimentando la presenza di Cannabis sulla blockchain.
Il Metaverso
Il Metaverso è una rete di mondi virtuali 3D basati su decentramento e connessione sociale dove l’esperienza digitale immersiva è migliorata attraverso l’uso di VR (realtà virtuale) e AR (realtà aumentata).
Essenzialmente è un mondo di infinite comunità virtuali, interconnesse tra loro, in cui le persone possono incontrarsi, lavorare, e giocare, utilizzando visori per realtà virtuale, occhiali per realtà aumentata, app per smartphone o altri dispositivi.
Il Metaverso potrebbe essere la prossima “generazione” di Internet (pensa al Web3 vs Web2) e l’esperienza sta iniziando a includere tutto ciò per cui oggi usiamo la rete: scoperta, educazione, giochi, e-commerce, accesso all’intrattenimento, media e pubblicità, produzione intelligente, fitness/assistenza sanitaria, connettività sociale, ecc. ma senza i confini tradizionali o i vincoli che si trovano nel nostro mondo fisico naturale.
Il Metaverso permette anche di creare un nostro gemello digitale per l’immersione nelle comunità virtuali come Cannaland. Il Web3 ci fornirà un fertile terreno di prova per queste nuove tecnologie che cambieranno il modo in cui ci connettiamo e lavoriamo, tecnologie come Intelligenza Artificiale, Immersione nella realtà virtuale e Apprendimento Automatico (Machine Learning).
La rivoluzione digitale del Metaverso
La tecnologia del Metaverso è qui per restare e le aziende di ogni settore stanno iniziando a immaginare il loro posto nel Metaverso.
«Penso che ci stiamo dirigendo verso una rivoluzione digitale simile alla rivoluzione industriale. Non c’è modo di combatterla! Cambierà la maniera in cui interagiamo con tutto. In futuro le persone non lasceranno spesso le loro case, perché preferiremmo tutti fare clic su tre pulsanti nei nostri telefoni e farci lasciare le cose scelte sulla porta di casa nostra», ha affermato il consulente dell’industria della Cannabis e co-fondatore di Cannaland Matt Morgan.
«Il Web3 sarà molto più coinvolgente del Web2. Dal punto di vista della vendita al dettaglio, ad esempio, vivremo maggiori esperienze di acquisto virtuali: avatar che provano vestiti con le tue stesse identiche misure, così quando il capo scelto ti viene consegnato, sarà perfetto per te! Ci saranno diverse declinazioni del Metaverso: una molto virtuale in cui muoverti e un’altra più potenziata, interconnessa con la realtà davanti ai tuoi occhi.
Secondo Morgan, che ha avuto un posto in prima fila nella lenta transizione del mondo verso il Metaverso, questa versione dell’interazione digitale rivoluzionerà tutto, dai videogiochi allo shopping alle riunioni di famiglia. Immagina un mondo in cui puoi sentirti connesso in modo così digitale e coinvolgente ai tuoi cari, anche se sei dall’altra parte del pianeta.
La Cannabis nel Metaverso
L’industria della Cannabis legale in America (e nella maggior parte del mondo) è altamente regolamentata ed è ancora costretta ad affrontare una serie di problematiche che continuano a ostacolarne la crescita, come problemi bancari, restrizioni ingiuste e spesso mutevoli riguardo le vendite di prodotti e, soprattutto, la sua illegalità a livello federale.
Negli Stati Uniti è infatti illegale l’uso della Cannabis a livello federale per qualsiasi ragione, tuttavia 29 stati ed il Distretto della Columbia hanno approvato normative che contemplano l’esenzione dal divieto per uso medico.
Mentre il resto del mondo redditizio si affretta quindi a passare al Metaverso, la Cannabis deve fare lo stesso in modo proattivo per rimanere rilevante, di successo e più vicina alla legalizzazione diffusa.
Ma per un’industria che è ancora sotto il microscopio federale, cosa significa effettivamente entrare nella sfera digitale non regolamentata e regno dell’infinitamente possibile?
«Sono nell’industria della Cannabis dal 2008 e ci sono molte sfide che derivano dall’essere un operatore e un consumatore in questo settore. Come operatore, è un prodotto difficile da commercializzare. Le riviste tradizionali non ti permetteranno di stampare o pubblicare articoli e pubblicità in merito, e anche i social media e i magazine online sono incredibilmente limitati. Devi diventare molto creativo con il marketing della Cannabis in generale, al punto che devi quasi giocare contro il sistema per avere successo», sottolinea Morgan.
Consentire alle compagnie di Cannabis di entrare nel Metaverso ti libera dalle manette. Puoi avere il tuo nome ovunque e commercializzare come vuoi in questo spazio. Non ci sono regolamenti.
Perché spostare il mercato della Cannabis nel Metaverso?
Nel Metaverso si potrebbero creare dei dispensari virtuali che imitano il tuo preferito (dove ti rechi solitamente di persona), consentendo ai consumatori digitali di fare acquisti tramite la realtà aumentata, “raccogliere” i prodotti, chattare con i budtender digitali e saltare le lunghe code che spesso caratterizzano i luoghi più popolari.
«Nello stesso giorno, quei prodotti possono essere consegnati a casa tua. E quando la Cannabis sarà legale a livello federale, potresti essere in grado di fare acquisti virtualmente la mattina, in qualsiasi dispensario del paese, e fare in modo che un drone ti porti il tuo acquisto nel pomeriggio», ipotizza Morgan.
Spostare la Cannabis nel Metaverso semplifica tutto, per operatori commerciali e consumatori, creando iniziative imprenditoriali più redditizie per i rivenditori e un’esperienza di acquisto complessivamente migliorata per il cliente.
I mercati del Metaverso della Cannabis avranno anche un effetto risolutivo sugli attuali problemi bancari. I consumatori avranno a che fare direttamente con la valuta digitale all’interno dello spazio Web3, il che toglie un enorme peso dalle spalle dei rivenditori e riduce la necessità di sicurezza per proteggere grandi quantità di denaro non bancabile.
Questo approccio virtuale allo shopping di Cannabis aprirà anche il settore a una più ampia varietà di consumatori che potrebbero ancora sentirsi intimiditi dalla prospettiva di entrare in un dispensario, con poca o nessuna esperienza.
Morgan: «Penso che questa transizione attirerà un nuovo tipo di consumatore. Consentirà alle persone di conoscere e sperimentare i prodotti da casa, il che potrebbe trasformare molti da semplici curiosi a consumatori. Lo stiamo già vedendo accadere!
È solo un’altra dimensione: un gateway che consente alle persone di “raccogliere” dati e acquistare alcuni nuovi prodotti lungo il percorso.»
In ultima analisi quindi il Metaverso sta aprendo molte nuove opportunità per le aziende di tutto il mondo e per la Cannabis, cosa che sembra donare un rinnovato senso di libertà: per i marchi, per gli operatori e per i consumatori.